Il nobile Andrea Baragiola De Bustelli era nato a Como il 9 marzo 1861, da Alessandro
e Caterina Velzi. Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore, alla fine
di novembre 1881 si trasferi a Milano. Iscrittosi successivamente a Torino alla
facoltà di Giurisprudenza, ben presto trascurò il regolare corso
di studi perché distratto da quel genere di vita mondana che i giovani
di un certo ambiente conducevano nella Milano dell'ultimo Ottocento. Qualche anno
dopo conobbe Maria Emma Ranzini, artista di canto, si era trasferita nella metropoli
lombarda per ragioni professionali.
Invaghitosi di lei, la sposò il 29 aprile 1886. Appassionato sportivo,
il Baragiola possedeva a Milano una scuderia da corsa con eccellenti cavalli.
Consigliere Provinciale di Varese, membro dei Consiglio Direttivo della Società
Lariana di Navigazione, reggente della Società concessionaria delle Terme
di Montecatini, membro del Consiglio di Amministrazione delle corse dell'Eupilli,
membro del Consiglio di Amministrazione del Pio Istituto Oftalmico di Milano
e membro del Credito Italiano di Milano. Offrì un terreno di sua proprietà
a Masnago, per costruirvi il nuovo ippodromo. Ma fece di più, stese egli
stesso un primo progetto che fu poi redatto in forma definitiva dall'ing. Giulio
Valerio di Milano. Tale turf fu, a giudizio degli esperti, uno dei migliori
campi corse italiani e fu dotato di servizi e attrezzature che assicurarono
funzionalità e comfort unici, al pubblico e agli operatori. A Varese
divenne, nel 1897, presidente della Società per le Corse dei Cavalli.
Nel 1899 una grave disgrazia gettò nel lutto la Società: il Presidente
Andrea Baragiola De Bustelli era morto in un incidente di caccia a Venegono.
Il nobile Andrea Baragiola De Bustelli era nato a Como il 9 marzo 1861, da Alessandro
e Caterina Velzi. Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore, alla fine
di novembre 1881 si trasferi a Milano. Iscrittosi successivamente a Torino alla
facoltà di Giurisprudenza, ben presto trascurò il regolare corso
di studi perché distratto da quel genere di vita mondana che i giovani
di un certo ambiente conducevano nella Milano dell'ultimo Ottocento. Qualche anno
dopo conobbe Maria Emma Ranzini, artista di canto, si era trasferita nella metropoli
lombarda per ragioni professionali.
